Un po’ di storia..
Era antica usanza nel reggino in particolare nella piana di Gioia Tauro che questa pietanza venisse offerta dal proprietario del frantoio ai suoi frantoiani tutte le volte che si crisciva l’olio e cioè si separava l’olio dall’acqua di lavorazione. Da qui il nome. Naturalmente lo stoccafisso veniva condito con l’olio di frantoio appena spremuto. Può essere preparato come antipasto, secondo piatto, o usato per la preparazione di sughi. Lo Stocco viene consumato con vino rosso locale, ad esempio rosso di Pellaro o con Cirò ed è considerato l’unico pesce che si accompagna con vino rosso.
Ingredienti:
- 600 g di stoccafisso, già ammollato
- 2 cipolle
- 300 g di polpa di pomodoro
- 1 peperoncino rosso piccante
- 1 bicchiere di vino rosso secco
- 300 g di patate
- 50 g di capperi sotto sale
- 50 g di olive nere, cotte al forno
- 1 ciuffetto di prezzemolo
- olio extravergine di oliva
- sale qb
Procedimento
Sbucciate le cipolle, tagliatele a fettine molto sottili, fatele imbiondire in 5 cucchiai di olio in un tegame di terracotta, quindi unite la polpa di pomodoro, salate leggermente, aggiungete il peperoncino finemente spezzettato e fate cuocere per 15 minuti, mescolando spesso.
Sciacquate lo stoccafisso, asciugatelo tamponando delicatamente con carta assorbente da cucina e unitelo al sugo di pomodoro; bagnate con il vino e proseguite la cottura per 15 minuti.
Lavate le patate, sbucciatele, tagliatele a pezzi e unitele allo stoccafisso insieme con i capperi ben dissalati, le olive grossolanamente tritate e il prezzemolo, mondato, lavato e tritato. Proseguite la cottura per altri 20 minuti, unendo se necessario un mestolino di acqua calda, quindi togliete dal fuoco, regolate di sale e servite.
A piacere si possono aggiungere allo stocco le ventresche (trippiceji) del pesce. Può essere servito come secondo o piatto unico.
Vino abbinato: Rosso di Pellaro