Osteria ConVivio è parte integrante del progetto Borgo di Fiume (https://borgodifiume.it). Un’osteria con l’orto ed Enoteca, dove il cibo viene prima della cucina secondo i principi della dieta mediterranea. Un’immersione rigenerante alla scoperta del territorio e della convivialità. Il cibo diventa uno stile di vita che difende il territorio e la biodiversità. buono per l’ambiente e buono per la salute.
ConVivio è il nostro modo di stare a tavola perché il cibo e la cucina sono condivisione e convivialità ricordando che viene prima il cibo e dopo la cucina.
La nostra proposta, di stampo mediterraneo, è regionale, radicata nel territorio con una forte presenza vegetale in cui l’esperienza sensoriale e la “cucina dell’anima” si incontrano. Tutti i giorni immancabile la frittata di patate alla fiumefreddese senza uova, ceci e secondo stagione, il pomodoro di Belmonte e le polpette di melanzane viola. Accettiamo di darvi qualcosa che viene da lontano come il baccalà selvatico islandese perché lo merita. Utilizziamo solo olio extravergine di oliva di qualità superiore da Presìdi Slow Food, serviamo tutti i giorni pane di grano duro da farine integrali, paste artigianali essiccate a bassa temperatura da filiere certificate, alcune da semole integrali come la struncatura.
I Presìdi Slow Food sono progetti che coinvolgono le comunità del cibo. Il loro obiettivo è salvare prodotti tradizionali, artigianali e di qualità, rafforzando l’organizzazione dei produttori, valorizzando i territori d’origine, preservando tecniche e saperi tradizionali e promuovendo modelli di produzione sostenibili.
La carta dei vini racconta di vitigni storici, cantine giovani, aziende che sono identità territoriale e nuove sfide nel campo della enologia regionale.
Nell’Enolibrobirreria ‘A Piazzetta, sottostante al ConVivio in Largo Salvatore Fiume, è possibile leggere un libro degustando i prodotti, come la ‘nduja, derivati dal Nero di Calabria da allevamenti non intensivi, ed i caprini del Caseificio Santanna, abbinati a vini regionali e birre artigianali.
La Calabria è la regione che possiede il maggior numero di vitigni autoctoni, ma snobbata a livello nazionale.